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La partenza di Ludovico il Moro da Milano, avvenuta nell’agosto 1499, aprì per la città e per il Castello difficili tempi di scontri, occupazioni, brevi rientri degli eredi Sforza e lunghe dominazioni straniere.
Proprio la “camera dei Moroni” dipinta da Leonardo costituì il 25 giugno 1511 la sontuosa cornice alla cerimonia in cui il governatore francese di Milano Francesco II d’Orleans, conte di Dunois e duca di Longueville passò le consegne al giovane Gaston de Foix, duca di Nemours, come ci narra Alberto Vignati nelle sue Memorie istoriche del 1519.
Oltre un secolo dopo una descrizione peritale degli ingegneri Ricchino e Pessina descrivendo la sala quadrata con volta a lunette e dipinta, ci informa che le manomissioni spagnole avevano salvato almeno il soffitto leonardesco, successivamente imbiancato. Seguì quindi per la camera al piano terra della torre, come per le sale adiacenti degli appartamenti ducali, l’utilizzo secolare come scuderia.